Thursday, March 15, 2007

Voglio soffermarmi a parlare del programma Defilippano, la cui n-esima edizione si è conclusa qualche giorno fa.
Ho iniziato a seguire questa edizione quando è iniziato il cosìdetto "serale", ovvero la fase in cui il programma va in onda di sera. Il pomeriggio non ho di certo tempo.
E mi piacerebbe analizzare un attimo queste benedetto programma, tanto odiato dai popperiani, tanto osannato dalle adolescenti.
Più che altro io osservo attentamente chi fanno vincere (il pubblico o lo staff, non importa), perché dal vincitore si determina un messaggio ben preciso.
E quest'anno ha vinto Federico, il folignate bravo cantante, animale da palcoscenico, aspetto gradevole, adorato dal pubblico a casa.
Insomma, ha vinto la scelta del pubblico, che composto prettamente da ragazzine ha privilegiato questo prototipo.
Se avessero fatto vincere una Agata, sarei andata su tutte le furie. Perché? Perché avrebbero fatto vincere l'illusione. E l'illusione fa male, molto male. Nuoce gravamente alle ragazzine giovanissime. Un sano tocco di realismo, un faccia a faccia con la realtà che ha mostrato come a volte il sogno non basta per vincere. E' come un nuotatore senza un braccio che partcipa ad una gara, può partecipare, ma è probabile che sarà sempre secondo a meno che non abbia doti particolarissime, un talento fuori dal comune, che purtroppo la ballerina siciliana non aveva.
Vorrei scagliare una lancia a favore della defilippa, ricordando che è l'unica che porta il tv un minimo di danza classica e ginnatica artistica, con musiche assurde (escludendo la musica classica) , ma è sempre un qualcosa che sulle altre reti non si vede. Ed è sempre uno spazio per giovinetti. Quest'anno hanno eliminato la lettura delle lettere dei genitori, che era qualcosa di straziante per le mie orecchie e i miei occhi cinici.
Al di là dei capriccetti e dei bisticci , ben vengano le discussioni sull'estensione e sui colli dei piedi.

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